Cultura


Economia, Istituzioni e Cultura: la Puglia si schiera con #menogiornalimenoliberi

Anche in Puglia #MenoGiornaliMenoLiberi sta raccogliendo un importante sostegno trasversale, grazie soprattutto all’impegno della testata Taranto Buonasera. L’appoggio a #MenoGiornaliMenoLiberi è arrivato, nei giorni scorsi, dai parlamentari tarantini Michele Pelillo (Pd) e Gianfranco Chiarelli (Fi), oltre che dal consigliere regionale democratico Michele Mazzarano e dal vicesindaco di Taranto, Lucio Lonoce; […]


Il direttore di Amnesty International Italia, Gianni Rufini: «È grave quando si riducono spazi di espressione»

Noi Donne ha chiesto a Gianni Rufini il sostegno alla campagna MENO GIORNALI MENO LIBERI e un suo parere sull’importanza del pluralismo e della libertà di stampa. “Sosteniamo questa campagna perché il tema della libertà di opinione e di espressione è sempre stato uno dei temi storici di Amnesty International, una delle ragioni per cui siamo nati e che abbiamo portato avanti in più di 50 anni di vita. È grave quando si riducono spazi di espressione, quando i giornali non trovano la possibilità di esporre le loro idee di contribuire al dibattito pubblico: su tutti i temi della libertà e del diritti, sui temi politici o di altra natura. La riduzione di questi spazi deciso con un tratto di penna cancellando contributi pubblici all’editoria risponde ad un’esigenza economica piuttosto miope, ma ha un impatto drammatico grave. Se non si torna indietro, sulla libertà di stampa nel nostro Paese si apre un problema molto serio, che ha un nesso con un valore fondamentale in una democrazia, anche considerando che siamo molto in basso nella classifica per la libertà di stampa stilata dalle Nazioni Unite. Siamo un paese con alcuni monopoli nell’ambito dell’informazione e la situazione crea molte preoccupazioni. Il ruolo che le piccole testate possono avere nel far crescere la cultura del diritto è fondamentale: dare spazio all’espressione delle minoranze, far circolare idee che non trovano riscontro nel grande sistema mediatico industriale, sostenere e alimentare la crescita e lo sviluppo delle opinioni delle persone, senza parlare della capacità di toccare temi che non tratta la grande stampa. Temi dimenticati ma non per questo meno importanti. Le piccole testate spesso ci disvelano delle realtà, ci aprono finestre sul mondo e sulla nostra stessa società. Per questo sono fondamentali dal nostro punto di vista”.

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Chiara Giaccardi (Università Cattolica): «Renzi e Lotti difendano l’informazione locale, perché è la voce delle comunità»

MILANO. Non ci sono soltanto associazioni professionali e sindacati protagonisti della campagna nazionale “Meno giornali. Meno liberi”, ma anche singole figure di operatori culturali, intellettuali, docenti. Chiara Giaccardi, comasca, sociologa dei media, insegna all’Università Cattolica di Milano e risponde alle domande di una intervista sui temi che impegnano nove realtà […]


Pietro Caruso (Il Pensiero Mazziniano): «Da Luca Lotti ci aspettiamo una riforma dell’editoria che tuteli il pluralismo»»

FORLI. Il Pensiero Mazziniano, rivista di cultura politica nazionale esce ininterrottamente dal 1946, fra il 1944 e il 1945 fu un periodico della clandestinità, dal 2004 è diretta dal giornalista Pietro Caruso che è anche il presidente dell’Associazione stampa forlivese. Nei giorni scorsi è arrivato al Tavolo della campagna nazionale […]


Giuseppe Vacca (Istituto Gramsci): «Una battaglia giusta e sacrosanta per l’editoria No Profit»

TARANTO – “Una battaglia giusta e sacrosanta”. Giuseppe Vacca, presidente della Fondazione “Gramsci” e nome storico della Sinistra, non ha esitazione alcuna, interpellato da Buonasera Taranto, a sostenere la campagna nazionale #MenoGiornaliMenoLiberi. Il taglio 2013 e la perdurante incertezza sulle risorse del Fondo per l’editoria 2014 e 2015 sta mettendo […]


Il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi per #menogiornalimenoliberi

Marino Sinibaldi, Direttore di Radio 3, mette in guardia dai rischi connessi all’uniformità di pensiero. Il pericolo è che l’informazione passi solo per i grandi giornali. Il mondo della stampa e della cultura deve essere visto come un ambiente come gli altri. Un ecosistema fragile, che ha bisogno di diversità e di libertà di espressione per crescere e svilupparsi. Chiudere giornali di nicchia, di categoria o generazionali limita la libertà di opinione e rende tutti più poveri. Provocando danni anche economici, perchè con la chiusura delle idee, viene meno la ricchezza complessiva di una società. Servizio di Emanuela Irace per noidonne.org

I 450 Comuni di “Città del Vino” firmano per #menogiornalimenoliberi

Città del Vino firma la campagna di sostegno alla piccola editoria. L’Associazione dei 450 Conuni italiani a vocazione vitivinicola a favore della piccola editoria e del pluralismo dell’informazione. Anziché tagliare i contributi serve maggior sostegno all’informazione, anche in campo enoturistico. “Un’informazione di qualità anche per il turismo enogastronomico”. Le Città […]