Il direttore di Amnesty International Italia, Gianni Rufini: «È grave quando si riducono spazi di espressione»


Noi Donne ha chiesto a Gianni Rufini il sostegno alla campagna MENO GIORNALI MENO LIBERI e un suo parere sull’importanza del pluralismo e della libertà di stampa. “Sosteniamo questa campagna perché il tema della libertà di opinione e di espressione è sempre stato uno dei temi storici di Amnesty International, una delle ragioni per cui siamo nati e che abbiamo portato avanti in più di 50 anni di vita. È grave quando si riducono spazi di espressione, quando i giornali non trovano la possibilità di esporre le loro idee di contribuire al dibattito pubblico: su tutti i temi della libertà e del diritti, sui temi politici o di altra natura. La riduzione di questi spazi deciso con un tratto di penna cancellando contributi pubblici all’editoria risponde ad un’esigenza economica piuttosto miope, ma ha un impatto drammatico grave. Se non si torna indietro, sulla libertà di stampa nel nostro Paese si apre un problema molto serio, che ha un nesso con un valore fondamentale in una democrazia, anche considerando che siamo molto in basso nella classifica per la libertà di stampa stilata dalle Nazioni Unite. Siamo un paese con alcuni monopoli nell’ambito dell’informazione e la situazione crea molte preoccupazioni. Il ruolo che le piccole testate possono avere nel far crescere la cultura del diritto è fondamentale: dare spazio all’espressione delle minoranze, far circolare idee che non trovano riscontro nel grande sistema mediatico industriale, sostenere e alimentare la crescita e lo sviluppo delle opinioni delle persone, senza parlare della capacità di toccare temi che non tratta la grande stampa. Temi dimenticati ma non per questo meno importanti. Le piccole testate spesso ci disvelano delle realtà, ci aprono finestre sul mondo e sulla nostra stessa società. Per questo sono fondamentali dal nostro punto di vista”.

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