Cultura


Alessandro Bergonzoni appoggia #menogiornalimenoliberi

Dopo Luca De Filippo un altro grande personaggio della cultura e del teatro italiani ha deciso di dare il proprio appoggio alla campagna #menogiornalimenoliberi. Comico, attore, scrittore: Alessandro Bergonzoni, funambolico artista della parola, posa con il manifesto simbolo della mobilitazione. L’invito a tutti i suoi fan è di firmare la […]


Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio: «Il pluralismo informativo è un bene che va tutelato»

Intervista al direttore di Avvenire, Marco Tarquinio In queste settimane è in corso la campagna “Meno giornali = meno liberi” promossa da Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Articolo 21, Mediacoop, Fisc, File,  Federazione Nazionale Stampa Italiana, Sindacato Lavoratori Comunicazione CGIL, Associazione Nazionale stampa online, Unione Stampa Periodica Italiana e alla quale ha […]


Endas aderisce a #menogiornalimenoliberi

Alla campagna nazionale di comunicazione “Meno giornali. Meno liberi” aderisce anche Endas, che risponde alle nostre domande con il suo presidente nazionale Piero Benedetti. L ’associazionismo democratico e sociale rappresentato nel mondo ricreativo e culturale dell’Endas e dei suoi circoli ha una forte e storica consapevolezza dell’importanza dell’articolo 21 della […]


Il documentarista Lorenzo Hendel sostiene Meno Giornali Meno Liberi [video]

Lorenzo Hendel, documentarista e poeta della pellicola, sempre in giro per il mondo – dall’Asia alla Groenlandia, dal continente latino americano alla Cina – traccia un bilancio globale sulla crisi dell’editoria, un problema connesso alla modernità che non riguarda esclusivamente il nostro paese: “Solo in Giappone più del 90% della popolazione compra libri e giornali. Leggere significa comprendere e riuscire ad orientarsi nella complessità di un mondo in continuo cambiamento. Con un giornale in mano si pensa di più, si riflette di più’ e si è più liberi”. Esperto di linguaggi e autore del manuale “Drammaturgia del cinema documentario”, Lorenzo Hendel cita i versi di Celentano: “Ascolta sempre musica vera e cerca sempre se puoi di capire”. Meno giornali meno liberi è assolutamente vero, dice, ma bisogna capire cosa sta succedendo. Se le cose accadono ci sono motivi strutturali che vanno compresi e poi rimossi: “Oggi scriviamo come non mai, sms, mail, tweet e leggiamo tantissimo ma diversamente da ieri lo facciamo sfruttando la Rete e senza pagare. Per combattere la concorrenza di internet bisogna cercare di rendere conveniente per il consumatore la lettura di libri e giornali”. Il suo sostegno alla campagna MENO GIORNALI MENO LIBERI è pieno.

(video da Noidonne.org)


Bruno Lanza: “Chiudono i giornali? Perdiamo tutti. Avremo un Paese ancora più povero”

Napoli. Bruno Lanza (nella foto) è un autore di canzoni e non ama definirsi paroliere. È sulla breccia da più di trent’anni. Ha scritto per i maggiori interpreti della canzone napoletana e non. Vanta tra i suoi “clienti” più prestigiosi Andrea Bocelli, passando per Nino D’Angelo, Valentina Stella, Gigi Finizio […]


Il blogger Michele Di Salvo: «Renzi e Lotti vogliono chiudere i piccoli giornali per favorire i grandi gruppi industriali»

di Claudio Silvestri dal Roma di Napoli del 14 marzo 2015. Editore, prima di tutto. Blogger, social media manager. Per l’Università di Vienna, uno degli influencer più importanti d’Italia, su Twitter potrebbe spostare più voti del Corriere della Sera. Michele Di Salvo con la rete ci lavora, ma non per […]


mazzavillani-muti-facebook

Maria Cristina Muti a “Setteserequi”: «Aderisco a ‘Meno giornali, meno liberi’. Il denaro pubblico deve saper sostenere anche il pluralismo dell’editoria quando esso sia ritenuto di qualità e da sostenere, in quanto necessario alla conoscenza, alla informazione e alla libertà d’espressione sana».


Renzi, Lotti e #menogiornalimenoliberi sui social: a costo di un “mi piace” in meno 1

Vi scrivo dalla trincea di Facebook. Viene da sorridere, ma è così. Chi sta seguendo questa campagna sui social network sa che #MenoGiornaliMenoLiberi è una battaglia difficile, perché sostenuta “corpo a corpo”. Senza l’appoggio dei grandi mezzi di informazione, ma direttamente sui territori. Regione per regione, provincia per provincia, nelle […]