L’appello di Lidia Gattini (Zai.net): «Non lasciamo ai giovani un mondo editoriale più povero»


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In queste ultime ore decisive prima dell’incontro di domani con il Sottosegretario Lotti, vorrei unirmi agli appelli lanciati da tanti colleghi, intellettuali, politici, donne e uomini che credono nei valori del pluralismo e nella difesa della democrazia. Da Presidente di una Cooperativa editoriale che da sempre ha posto i giovani al centro del sistema di comunicazione, intravedo un rischio altissimo: meno voci significa meno informazione, meno consapevolezza. Non possiamo lasciare che i nostri ragazzi si informino soltanto attraverso la rete e i social senza il controllo delle fonti con un appiattimento generale del pensiero, il pericoloso pensiero unico e che in edicola possano trovare solo i giornali dei grandi gruppi editoriali. Non possiamo lasciare che muoiano le testate locali dove magari qualcuno offre loro spazio, attenzione, formazione. Non possiamo lasciare che i periodici che rappresentano le donne, l’ambiente, lo sport giovanile, scivolino nel dimenticatoio. Chi di noi vuole un’Italia più povera, in bianco e nero, regolata solo dalle leggi del mercato che premiano le concentrazioni e non le idee? Vogliamo perdere altri migliaia di posti di lavoro? Basta un pugno di euro, il Governo lo sa, è una piccola cifra che integra la nostra capacità di produrre, non certo ci sostiene, come è la vulgata. Le regole ferree ci sono; siamo i primi a rispettarle e a chiederne il rispetto. Assumere i provvedimenti urgenti e avviare la Riforma sarebbe una grande lezione di questo Governo.

Lidia Gattini

Cooperativa La Mandragola

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