Riforma dell’editoria senza risorse per il 2015: «Una grande contraddizione, si rimedi al Senato»


Tanti elementi innovativi e positivi, ma anche una grande contraddizione. Così il coordinatore nazionale della campagna Meno Giornali Meno Liberi, Roberto Calari, evidenzia ancora una volta l’assenza di una previsione che indichi le risorse per il 2015 nella riforma dell’editoria approvata dalla Camera in prima lettura.

Un’assenza «grave e incomprensibile», spiega Calari in un’intervista a leggilanotizia.it con cui i firmatari del Partito di maggioranza e quelli di SEL sanciscono «la morte annunciata  di tante testate cooperative di giornalisti». Superficialità politica? Cattive intenzioni?

Meno Giornali Meno Liberi chiede un impegno a rimediare «ai Senatori  e a tutto il Parlamento, oltre che al Governo affinchè la legge possa produrre gli effetti di tutela e promozione del pluralismo per cui è stata concepita e richiesta a gran  forza da tutte le associazioni datoriali e sindacali e non  quelli assolutamente non accettabili, di “riduzione “ drammatica dello stesso, nel Paese».

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