Lucetta Paschetta, Trenta e Lode: “L’importanza dell’editoria libraria indipendente”


paschetta defCiò che abbiamo letto, ascoltato, visto, in questi ultimi mesi nella campagna di comunicazione: #menogiornalimenoliberi (sicuramente condiviso in tutti i suoi aspetti) stimola ad ampliare ad altri settori della cultura, condividendo la stessa filosofia di pluralismo, giocando sullo slogan: #menolibrimenoliberi.

Non libri in modo generale: meno libri di espressione di editoria indipendente, di editoria di territorio, di editoria di catalogo.

Di accorpamenti editoriali, dati, statistiche, ne leggiamo tutti i giorni.

La nostra esperienza diretta, quotidiana, esperienza quinquennale di collaborazione e lavoro con i piccoli editori di territorio è altro.

Abbiamo creato un nuovo mercato editoriale per i piccoli Editori nella GDO: detta così sembra una cosa estremamente importane (e lo è!), mentre in realtà è stato un salvagente molto fragile per non far affondare tante micro imprese editoriali che hanno trovato in noi almeno un motivo di speranza.

Alla parte opposta della filiera la Grande Distribuzione Organizzata, che ha sempre più interesse alla diversificazione della proposta nei p.v.

L’incontro tra le due esigenze ha creato un mercato innovativo che va sviluppato ed incentivato.

Nella Dichiarazione Internazionale degli Editori Indipendenti-2014 viene ribadito il concetto di FAIR SPEECH – EQUITA’ DI ESPRESSIONE.

In un contesto di concentrazione dei media, i poteri dominanti sono i più rappresentati ed ascoltati. Il Fair speech promuove un accesso equo all’espressione, consentendo una vera e propria pluralità di voci.

Già nel 2005, l’adozione da parte dell’UNESCO della Convenzione sulla protezione e promozione delle diversità dell’espressione culturale, seguita dalla ratificazione di numerosi stati, ha rappresentato un importante gradino nel riconoscimento della specificità del contenuto culturale e del ruolo degli editori indipendenti.

La dichiarazione degli editori indipendenti riporta la richiesta ai Paesi in cui le politiche librarie nazionali sono deboli o inesistenti, di attivarsi per stabilire programmi politici incoraggino lo sviluppo culturale e la democratizzazione dei libri e della lettura. Sostenere la bibliodiversità locale, la distribuzione sul territorio, il libero accesso ai libri da parte di tutti.

E’ ulteriormente cruciale, si legge sempre nella Dichiarazione internazionale degli editori indipendenti, che nel contesto della globalizzazione le politiche nazionali proseguano poi all’interno delle politiche regionali ed internazionali. Tali norme devono permettere ai libri di circolare in maniera equa e regolare nel mercato librario, in modo da preservarlo da attacchi predatori dei grandi gruppi imprenditoriali, sia per quanto riguarda la vendita al dettaglio che quella on line.

Con la nostra idea innovativa di marketing abbiamo fatto, insieme a 160 Editori indipendenti, un piccolo passo. Bisogna andare oltre unendo le specificità e le risorse.

Lucetta Paschetta, presidente cooperativa Trenta e Lode Distribuzione

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