Il Sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi: «Serve rinnovare, non azzerare tutto» 1


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Gentile direttore, da una visuale esterna, ma ovviamente interessata, come quella di Sindaco, l’impressione è che il mondo dell’editoria e del giornalismo rappresenti al meglio il paradigma delle contraddizioni del nostro Paese: un sistema refrattario al cambiamento, composto da una parte da gruppi editoriali e giornalisti che hanno goduto e continuano a godere di ampi privilegi, e dall’altra da giovani che vedono quasi completamente sbarrate le porte di accesso alla professione e ad uno stipendio almeno dignitoso. Una riforma di ammodernamento del sistema che punti al ricambio generazionale e alla digitalizzazione, in un ambito, quello dell’informazione, che più di ogni altro è coinvolta dalle grandi trasformazioni tecnologiche, è perciò una necessità incontestabile. Più difficile da capire come stiano assieme l’urgenza di questa riforma con l’azzeramento dei contributi pubblici all’editoria. Ogni spreco va combattuto, ma una decisione del genere, se confermata, rischia solamente di lasciare sul campo esperienze editoriali innovative e di valore soprattutto a livello locale. La classica pezza peggiore del buco. Non dobbiamo mai dimenticare che la capacità di garantire le condizioni per una effettiva libertà di informazione e di stampa è uno dei capisaldi della democrazia. E che l’informazione non sia un bene assoggettabile esclusivamente alle leggi di mercato, è un principio riconosciuto che non va messo in discussione. Del resto, contributi pubblici e aiuti diretti o indiretti all’editoria, sono garantiti in varie forme da quasi tutti i Paesi europei. Per questi motivi rivolgo la mia solidarietà e vicinanza a tutti coloro chesono coinvolti direttamente inquesta diffi cile partita che rischiadi pregiudicare il futuro di testategiornalistiche apprezzate.

*Sindaco di Faenza

(Intervento apparso sul Settesere Qui del 30 gennaio 2015)


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Un commento su “Il Sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi: «Serve rinnovare, non azzerare tutto»

  • Laghi Laura

    io abito in via Laghi, le posso chiedere se può fare qualcosa per il traffico, non far sostare le macchine da ambi i lati della strada o meglio ancora fare un senso unico, altrimenti non si respira più per l’aria inquinata ed è molto pericolosa la viabilità, specialmente per le bici, che usano poi il marciapiede come pista ciclabile grazie specialmente se mi risolve un po’ il problema