Roberto Paolo è il nuovo presidente della FILE. «Grande preoccupazione per i fondi 2015»


Roberto Paolo è il nuovo presidente File Roma, 18 nov. (LaPresse) – L’assemblea nazionale della File (Federazione Italiana Liberi Editori), riunitasi ieri a Roma, ha eletto all’unanimità Roberto Paolo come nuovo presidente. Paolo succede a Caterina Bagnardi, giunta al termine del suo mandato triennale. Sono stati riconfermati i vice presidenti uscenti Samuele Bertuccio e Gialunca Fantinuoli. La Bagnardi resta comunque nel direttivo nazionale dell’associazione ed avrà un ruolo di vertice nel consorzio Nasce (Nord A Sud per lo Sviluppo dell’Editoria), creato dalla File per raccogliere la pubblicità nazionale per conto delle testate associate. Giornalista beneventano, Roberto Paolo è vicedirettore del quotidiano Roma e da tre anni presiede il Cda della cooperativa di giornalisti che edita la storica testata napoletana.Nella stessa giornata si è tenuto un lungo incontro tra il direttivo della File ed il capo dipartimento editoria della presidenza del Consiglio, Roberto Marino, insieme al direttore dell’ufficio sostegno all’editoria dello stesso Dipartimento, Francesco Iannelli. «E’ stato un confronto approfondito sui temi urgentissimi dell’attuazione della legge di riforma del comparto, entrata in vigore il 15 novembre scorso. Ma si è anche parlato del fondo relativo ai contributi per il 2015, da stanziare entro l’anno, sulla cui entità abbiamo espresso la nostra preoccupazione», afferma Roberto Paolo.
robertopaolo
«I vertici del Dipartimento – continua – ci hanno assicurato che il fondo per il 2015 avrà in tempi brevissimi la stessa copertura finanziaria dell’anno precedente. Purtroppo dobbiamo registrare anche quest’anno una vistosa diminuzione delle testate edite da cooperative senza fini di lucro, con una mortalità di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Una gravissima perdita di posti di lavoro e di voci indipendenti nel panorama dell’informazione italiana, dovuta proprio alla insufficiente copertura del fondo per l’Editoria da parte del Governo Renzi».
Una situazione che potrebbe cambiare con la legge di riforma dell’editoria appena entrata in vigore. «Si tratta di rendere effettiva la legge delega con i decreti di attuazione», spiega il neopresidente della File. «Abbiamo trovato nei vertici del Dipartimento per l’editoria degli interlocutori competenti e aperti al confronto. Dal canto nostro continueremo a fornire un contributo costante e concreto per arrivare a norme condivise che consentano lo sviluppo di un settore fondamentale per il pluralismo e la democrazia. Quanto ai tempi purtroppo, contrariamente a quanto annunciato dal sottosegretario Lotti, i decreti non saranno completati entro l’anno. Nel mese di dicembre dovrebbero essere emanati soltanto i decreti sui prepensionamenti e sul funzionamento dell’Ordine dei Giornalisti. Il Fondo per il pluralismo sarà effettivo già dal prossimo gennaio, mentre le nuove regole su requisiti e calcolo dei contributi pubblici all’editoria saranno emanate nel 2017 per entrare in vigore dal primo gennaio 2018».

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