I tagli del Governo ai fondi per l’editoria rischiano di minare la sopravvivenza di oltre 20 testate locali in Emilia-Romagna, la Regione intervenga sul Governo per scongiurare questa grave situazione e promuovere un piano di sostegno all’ editoria. Il grido d’allarme è dei consiglieri di maggioranza Pd-Sel (prima firmataria Valentina Ravaioli del Pd) in cui si evidenzia come il Fondo per l’editoria per il 2014 e il 2015, sia stato portato a cifre tali da non garantire la sopravvivenza di oltre 20 testate locali che ne usufruiscono.
Un taglio che si abbatte su un settore già in forte crisi. “In Emilia-Romagna la stampa locale quotidiana e periodica – si legge nel documento – riveste un ruolo centrale per il pluralismo dell’informazione, per la democrazia, per la copertura delle notizie in aree geografiche e realtà sociali non toccate dall’informazione prodotta dai grandi media nazionali e per il controllo da parte dei cittadini dell ’ operato delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, oltre a rappresentare una realtà estremamente significativa dal punto di vista occupazionale. Negli ultimi anni la crisi economica e finanziaria ha reso più difficile la vita delle piccole testate locali, in primo luogo di quelle delle società editoriali cooperative e non profit impegnate a fronteggiare un mercato pubblicitario in asfissia ed una diminuzione costante del numero dei lettori e costrette, in molti casi, alla chiusura ” . Pertanto, aggiunge la consigliera Nadia Rossi del Pd, «vanno ripristinati i fondi a cui le testate hanno diritto ma nel documento si chiede un impegno affinché si avvii quella riforma generale del settore di concerto con le organizzazioni di categoria editoriali, giornalistiche, poligrafiche e della distribuzione, che le stesse sollecitano da tempo, a partire da un quadro normativo chiaro e certo dei contributi pubblici destinati alle testate edite da cooperative di giornalisti ed associazioni no profit». Pieno sostegno dunque dal Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna al comparto dell’editoria per garantire un reale pluralismo dell’informazione e l’occupazione per i lavoratori del settore
(Dal Corriere Romagna del 17 aprile 2015)
Lodevole l’impegno di Valentina Ravaioli, consigliere regionale forlivese del Pd, che ha colto la vastità degli interlocutori culturali e sociali del tavolo che ha dato vita alla campagna Meno giornali. Meno liberi. Ora si attende la data del 28 aprile a Roma per sapere dal Governo, in specie il sottosegretario Luca Lotti, se vi saranno risorse, come annunciato da lui stesso, per il 2014 e 2015. In caso contrario si eleverà una grande protesta che coinvolgerà una platea ben più grande di quella delle testate interessate dagli imponenti tagli del 2013. Pietro Caruso, presidente dell’Associazione Stampa Forlivese