I 450 Comuni di “Città del Vino” firmano per #menogiornalimenoliberi


Città del Vino firma la campagna di sostegno alla piccola editoria. L’Associazione dei 450 Conuni italiani a vocazione vitivinicola a favore della piccola editoria e del pluralismo dell’informazione. Anziché tagliare i contributi serve maggior sostegno all’informazione, anche in campo enoturistico.

“Un’informazione di qualità anche per il turismo enogastronomico”. Le Città del Vino sottoscrivono la campagna di comunicazione “Meno Giornali = Meno Liberi” lanciata da 9 associazioni del settore per salvaguardare il pluralismo dell’informazione e per una riforma urgente dell’editoria (info su www.menogiornalimenoliberi.it).

Il presidente di Città del Vino, Pietro Iadanza

Il presidente di Città del Vino, Pietro Iadanza

“L’informazione pluralistica è necessaria per garantire la democrazia, la conoscenza e il diritto di critica ma nel caso dei territori del vino– osserva il presidente delle Città del Vino, Pietro Iadanza – è anche una vetrina per piccoli Comuni, produttori, aziende e associazioni locali che spesso sono ai margini dei grandi circuiti mediatici. Un’informazione libera e corretta in campo enoturistico è utile anche per la crescita economica di un settore che potrebbe dare lavoro a tanti giovani, ma che è purtroppo è ancora poco valorizzato. Se in Italia sono oltre 200 le testate non profit che rischiano di chiudere, come denunciato dai promotori dell’iniziativa, noi a causa della crisi lo abbiamo dovuto già fare con Terre del Vino, il mensile delle Città del Vino. Questo ha aperto un vuoto informativo che vogliamo tornare a coprire presto con il rilancio di una nuova iniziativa editoriale. I piccoli Comuni hanno sempre più bisogno di un canale di comunicazione che racconti le loro risorse enoturistiche. Anche per questo motivo sosteniamo la campagna Meno Giornali = Meno Liberi”.

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