Datamediahub: «L’informatizzazione delle edicole è fondamentale»


L’anello debole della catena non sono le edicole, come pensano anche alcuni editori che non perdono occasione per chiedere a gran voce la liberalizzazione della vendita dei giornali, credendo erroneamente che questo possa essere un modo per vendere di più, bensì i distributori locali baroni feudatari inamovibili, padroni della loro zona di competenza ed arroccati sulla loro incompetenza, despoti buzzurri di antica memoria che spadroneggiano nei confronti delle imprese editoriali e taccheggiano gli edicolanti impedendo qualsiasi armonizzazione, qualunque comunicazione tra editori e giornalai.

Con la riforma dell’editoria che dovrebbe, finalmente, essere approvata alla ripresa, intervenire, a partire dall’informatizzazione delle edicole, che attendiamo venga implementata da ben 4 anni, su questo aspetto, oltre ad una serie di vantaggi non trascurabili, consentirebbe un recupero di efficienza contributiva stimabile in almeno dieci punti percentuali che per molti editori potrebbe fare la differenza tra l’attuale rosso di bilancio ed una positività che, tra le altre cose, permetterebbe di guardare con maggior serenità al digitale consentendo di investirvi quanto utile e necessario invece di “navigare a vista” come di fatto avviene.

(Pier Luca Santoro – via @datamediahub)

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