«Da mesi chiediamo al Sottosegretario Lotti una convocazione per discutere della tanto annunciata riforma dell’editoria evidenziando, insieme a numerose altre associazioni, anche datoriali, l’urgenza di trovare nell’immediato risposte concrete per le cooperative editoriali e non profit che domani rischiano di dover portare i libri in tribunale». Così dichiara Barbara Apuzzo segretariia nazionale Slc Cgil.
«Il 30 aprile le aziende devono chiudere i propri bilanci 2014 e senza certezze riguardo all’ammontare delle risorse che il governo mette a disposizione attraverso il Dipartimento per l’Editoria la loro chiusura sarà inevitabile, determinando la perdita di centinaia di posti di lavoro e la soppressione di ulteriori presidi di democrazia, a garanzia di quel pluralismo che una legge di riforma del settore dell’editoria deve garantire».
“Parliamo di un fabbisogno di circa 70 milioni di euro annui per i contributi 2014 e 2015 – prosegue la sindacalista- cifra non impossibile da reperire, considerato che su quali interventi siano possibili si è già aperta una riflessione all’interno della commissione del Dipartimento Editoria».
«A questo punto dunque va verificata la volontà politica di procedere in direzione del risanamento e del rilancio di un settore – conclude Apuzzo- che, lo dicevamo prima, alimenta e dà voce alla democrazia del nostro paese, ben sapendo che tra il dire e il fare, questa volta non può esserci il mare».