#menogiornalimenoliberi aderisce a #stopfalsecooperative


Il gruppo di coordinamento della campagna #MENOGIORNALIMENOLIBERI ha deciso di aderire alla campagna “STOP ALLE FALSE COOPERATIVE”.

IMG-20150930-WA0011Sono infatti importanti per le cooperative e le altre realtà non profit titolari del contributo diretto per l’editoria, così come per l’Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione, Anso, Articolo 21, File, Fisc, Fnsi, Mediacoop, Slc-Cgil e Uspi che di #MENOGIORNALIMENOLIBERI sono i promotori, le ragioni e gli obbiettivi di fondo dell’iniziativa.

#MENOGIORNALIMENOLIBERI sosterrà quindi attivamente la campagna contro le false cooperative promossa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e si unirà alla richiesta al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.

Anche i giornali editi da cooperative ed altre realtà non profit hanno vissuto le conseguenze pesanti sulla credibilità del proprio impegno e del proprio lavoro che sono derivate dall’emergere di alcuni casi fuorvianti: casi che hanno evidenziato deprecabili pratiche di illegalità, lesive della realtà della cooperazione editoriale e dei valori e delle regole di trasparenza e responsabilità sociale che, da sempre, la ispirano.

L’obbiettivo è, quindi, quello di contribuire alla raccolta, nei mesi della campagna, di oltre 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento.

#MENOGIORNALIMENOLIBERI sottolinea, in particolare, alcuni dei contenuti alla base della proposta di legge:

• la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;
• la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;
• la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;
• la creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese che consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.